Svelati nuovi misteri geologici al di sotto il ghiaccio dell’Antartide
India e Antartide: dalla coincidenza dei dati magnetici aerei e dei dati ESA da sgherro (Swarm) si vede il attacco tra il cratone del Dharwar sopra India e il cratone Napier dell’Antartide ©Fausto Ferraccioli /* Style Definitions */ table.MsoNormalTable
Nuove conoscenze sulla geologia nascosta in fondo alle calotte di congelato dell’Antartide e sull’evoluzione tettonica della territorio, avvenute nel moto di miliardi di anni, sono state scoperte da un equipe cosmopolita di scienziati perché sono riusciti a risolvere uno dei puzzle geologici del nostro satellite ringraziamento all’utilizzo associato di rilevazioni satellitari e aeree
Il unione di indagine, di cui fanno ritaglio l’Istituto interno di Oceanografia e di Geofisica empirico – OGS, il British Antarctic Survey e la Witwatersrand University sopra Sud Africa, coordinati dall’associazione tedesca di Kiel, ha adoperato i dati magnetici dei satelliti della missione Swarm dell’ESA combinandoli unitamente quelli rilevati dagli aerei, per istruirsi la geologia subglaciale dell’Antartide e collegarla con quella di Australia, India e mezzogiorno Africa, affinché formavano l’antico supercontinente attirato Gondwana. Utilizzando i nuovi dati magnetici è stato facile ricreare che le placche tettoniche si siano separate in mezzo a loro nel corso di milioni di anni dopo la noia del Gondwana e relazionare i principali cratoni e orogeni, strutture geologiche in quanto compongono la indurimento della terra, nei diversi continenti anzi della loro scissione.
L’esperto – Allo ateneo ha partecipato propizio Ferraccioli, da poco nominato direttore della suddivisione di Geofisica dell’OGS e rientrato sopra Italia dietro 18 anni al British Antarctic Survey.
“Da decenni cerchiamo di ricostituire i misteriosi legami geologici con l’Antartide e gli gente continenti. Sapevamo affinché le rilevazioni magnetiche svolgono un indicazione fondamentale, scopo ci permettono di indagare la geologia nascosta fondo alle spesse calotte glaciali antartiche†spiega Ferraccioli. “Ma attualmente possiamo comporre molto superiore. Mediante la coincidenza dei dati satellitari e aeromagnetici, possiamo guardare ancora durante profondità nella guscio. Contemporaneamente alle ricostruzioni delle placche tettoniche, possiamo edificare innovativi modelli magnetici della superficie, collegando fra loro diversi studi geologici e geofisici sopra continenti oggi separati da immensi oceani. Strutture geologiche antiche, appena cratoni e orogeni, in Africa, India, Australia e Antartide levantino sono allora collegati soddisfacentemente affinché mai†precisa Ferraccioli.
Il testo e gli sviluppi – L’Antartide è un camera enorme in cui un’enorme coperchio di gelo copre la terraferma inferiore, rendendo la raccolta di informazioni geofisiche impegnativa e costosa. Grazie alla metodologia di caso di dati magnetici dei satelliti mediante le misurazioni aeree, gli scienziati stanno dunque aprendo la via alla condiscendenza del continente fuorché disponibile della paese, maniera dimostrano i risultati assai poco pubblicati sulla revisione Nature Scientific Reports. I nuovi dati magnetici, da satellite e da leggero, sono unito utensile costoso durante la organizzazione scientifica internazionale a causa di apprendere la geologia nascosta vicino i ghiacci dell’Antartide e l’influenza che essa ha sulle calotte glaciali sovrastanti.
Il supercontinente perché non c’è con l’aggiunta di – Il Gondwana età un lega di continenti cosicché comprendeva mezzogiorno America, Africa, Arabia, Madagascar, India, Australia, cambiamento Zelanda e Antartide. Laddove questi continenti si scontrarono frammezzo a loro nel tempo Precambriano e nel Cambriano secondo, quasi 600-500 milioni di anni fa, si formarono enormi catene montuose, paragonabili all’Himalaya e alle Alpi moderne. Presente supercontinente ha esperto per frammentarsi circa 180 milioni di anni fa, lasciando alla fine l’Antartide isolata al bordo meridione e ricoperta da immense calotte glaciali da 34 milioni di anni fa ad al giorno d’oggi.
Lo studio di Nature Scientific Reports: s://www.nature /articles/s41598-021-84834-1
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